Tumori del Cavo Orale

Il tumore della bocca è una malattia originata dalla mucosa di rivestimento della cavità buccale o dalle ossa .

Può essere considerato NEOPLASIA MALIGNA, CARCINOMA, CANCRO o TUMORE.

Il 90% dei tumori della bocca  sono rappresentati dal CARCINOMA A CELLULE SQUAMOSE, con capacità di metastatizzazione per via linfatica ai linfonodi laterocervicali e  e più raramente per via ematica, con diffusioni al ivello polmonare, epatico, osseo e cerebrale.

Una attenta storia clinica della lesione può  essere di aiuto per un corretto imquadramento del quadro clinico ed un corretto orientamento diagnostico

Epidemiologia

Il tumore della bocca o carcinoma del cavo orale rappresenta uno dei tumori maligni più frequenti a livello mondiale, uno tra i più frequenti nei paesi in via di sviluppo ed il tumore del cavo orale è il 3° piu comune.

In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.500 casi di tumori alla bocca e si registrano circa 3.000 decessi. Purtroppo questo tipo di cancro viene di solito diagnosticato in fase già avanzata, quando la massa tumorale si è ingrandita al punto da richiedere interventi mutilanti, spesso con risultati mediocri.

Il tumore della bocca colpisce gli uomini in percentuale tripla rispetto alle donne. L’incidenza in Italia è di 3 casi ogni 100.000 abitanti (6/100.000 tra i maschi e 2,3/100.000 tra le femmine).
L’incidenza aumenta con l’età: il 95% dei tumori insorge dopo i 40 anni con il picco dopo i 70 anni. L’età media alla diagnosi di un tumore del cavo orale è di 64 anni.

Il tumore del labbro è più comune negli uomini e si sviluppa soprattutto in persone dalla pelle chiara che trascorrono molto tempo al sole (per esempio i muratori, gli agricoltori o i pescatori) o nei fumatori di pipa. I tumori del labbro rappresentano l’11% circa dei nuovi casi, ma sono responsabili solo dell’1% dei decessi totali.
La lingua è la sede più spesso coinvolta nelle neoplasie del cavo orale: i carcinomi linguali sono il 30% circa di tutti i carcinomi orali.

Il tumore del cavo orale è più frequente in persone che fumano tabacco e consumano alcolici; la coesistenza di queste due abitudini moltiplica il rischio di sviluppare neoplasie orali.
Negli ultimi anni si è osservata una progressiva riduzione di incidenza delle neoplasie orali correlate all’alcol e al tabacco, soprattutto nel sesso maschile, mentre nel sesso femminile si è invece registrato un aumento.

Fattori di Rischio

L’assunzione di tabacco e alcolici sono i fattori di rischio più importanti per il tumore del cavo orale

I forti fumatori hanno un rischio maggiore di 20 volte rispetto al resto della popolazione; i soggetti che consumano alcol hanno un rischio maggiore di 5 volte e quelli che li assumono entrambi hanno un rischio maggiore di 50 volte. Il tabacco da masticare è uno dei più importanti fattori di rischio di tumore della bocca in persone provenienti da aree geografiche specifiche (ad esempio, masticare betel nel sud-est asiatico).

I microtraumi conseguenti alla presenza di protesi dentarie eccessivamente mobili e alla presenza di elementi dentari patologici rappresentano un ulteriore fattore di rischio: l’azione irritativa cronica associata all’infiammazione presente in questi pazienti può essere alla base dello sviluppo dei tumori del cavo orale.

Le precancerosi del cavo orale sono considerate alterazioni della mucosa orale che predispongono il paziente che ne è affetto a sviluppare un tumore della bocca. Si distinguono in precancerosi obbligate e non. Si definisce precancerosi obbligata un’alterazione della mucosa che evolve sicuramente in un carcinoma. Gli agenti infettivi come la Candida albicans e i virus (herpes virus e papillomavirus) possono essere implicati in alcuni casi. I Papillomavirus umani (HPV) sono spesso implicati nei tumori dell’orofaringe. Tumori HPV-correlati tendono ad essere più frequenti nei pazienti più giovani, nella bocca, e hanno di solito una prognosi migliore.

Come si presenta il Tumore del cavo Orale

 

Molti tumori della bocca e delle lingua sorgono su una mucosa apparentemente normale, ma altrettanti sono preceduti da lesioni dette PRECANCEROSE clinicamente evidenti come eritroplachia, leucoplachia, leucoplachia maculata e leucoplachia verrucosa.

 

Il tumore della bocca e soprattutto quello della lingua insorge molto più frequentemente in relazione a eritroplachia rispetto alle leucoplachie, tuttavia le leucoplachie sono più comuni.

L’esame obiettivo deve tenere presente tutte le componenti della cavità buccale, mucose del labbro inferiore comprese. In più, margini e pavimento della lingua e tutto l’interno della cavita buccale.

Dopo l’ispezione è importante procedere con la palpazione della lesione, ed un eventuale indurimento e mobilità tessuti molli sui piani profondi, segno sopetto di cancerosi.

L’aspetto clinico del tumore della bocca o del tumore della lingua è altamente variabile ma più comunemente si manifesta con una lesione ulcerata a margini irregolari, bordi ispessiti, edematosi e cosiddetto “a cavolfiore”.Entrambi si presentano spesso sanguinanti al tatto e possono creare difficoltà a parlare, a deglutire e a masticare con un alterazione della sensibilità dell’area di insorgenza causata da un probabile coinvolgimento dei nervi cranici

Un tumore della bocca può  causare anche linfoadenopatia locoregionali. La diagnosi differenziale con ingrossamento linfonododale reattivo o da metastasi è la scarsa mobilità del linfonodo con arrossamento della cute stessa sovrastante.

Come diagnosticare i tumori del cavo orale

Una volta identificata la lesione sospetta da parte della/del paziente, o da parte del collega (di solito Odontoiatra o medico generale), il chirurgo deve confermare la diagnosi attraverso l’asportazione di un piccolo campione per l’analisi istologica dell’anatomo patologo.

La displasia è un alterazione della normale struttura mucosa, di grado lieve, media e grave.

Tanto più è alterata la normale struttura della lesione tanto più è probabile la degenerazione in una lesione tumorale maligna.

Quando le condizioni generali del paziente lo consentono, la biopsia del tumore della bocca, di quello della lingua e il tumore della mandibola viene eseguita in anestesia locale prelevando un piccolo pezzo di lesione e facendolo esaminare  in laboratorio.

Successivamente è fondamentale inquadrare il paziente dal punto di vista medico per meglio programmare l intervento chirurgico attraverso esami ematici.

L ‘operabilità del paziente dipende dalla diffusione tumore e dalla sua estensione

Si dovranno eseguire TC E RMN con e senza mezzo di contrasto della zona e distretto comprendente la lesione di interesse, PET con contrasto per indicare possibile presenza di metastasi

TC torace consigliata perchè i polmoni sono il sito più frequentemente colpito

Ecografia addominale per escludere la metastatizzazione epatica

Sulla scorta delle info cliniche ottenute sarà cosi possibile inquadrare il caso nella classificazione del TNM clinico basata su parametri fondamentali che sono:

  • l ‘estensione del tumore primitivo (T)
  • l assenza o la presenza e l ampiezza di eventuali linfonodi regionali sede di metastasi (N)
  • l assenza o meno di metastasi a distanza (M)

La stadiazione definisce le dimensioni del tumore della bocca ( T espresso in cm) con interessamento linfonodale laterocervicale (N espresso in cm, numero e omo o bilaterale)

In base a questo parametro viene assegnata alla lesione tumorale uno stadio che va da 0 a IVcon vari sottolivelli

Le aspettative del paziente dipendono dallo stadio che a sua volta viene ricavato dalla clasificazione TNM.

Terapia

Il trattamento del tumore del cavo orale, lingua e mandibola è un trattamento multidisciplinare ( oncolo, chirurgo,anatomo patologo, radiologo e logopedista).

L’obiettivo dell’intervento chirurgico è rimuovere la massa tumorale insieme a tessuto sano  (1 cm circa) per assicurare l’asportazione completa del tessuto maligno.

Alla fase demolitiva associamo subito la fase ricostruttiva, dove è possibile farla.

L’asportazione dei linfonodi omolaterali è spesso associata nella fase demolitiva perchè è la prima stazione di metastatizzazione delle neoplasie maligne.

La tracheotomia è un intervento spesso associato alle grosse demolizioni, serve per consentire il corretto scambio gassoso bypassando il cavo orale che dopo l’intervento appare edematoso e talvolta sanguinante

La RADIOTERAPIA può  essere utilizzata come trattamento complementare all’atto chirurgico o anche per il trattamento di alcune forme di tumore o in casi in cui ci siano controincazioni all’intervento chirurgico (quali condizioni salute paziente o la particolare estensione malattia).

Globalmente la guarigione locale dei carcinomi della cavità orale può  essere ottenuta con una frequenza piuttosto elevata. Le percentuali variano in base alle sede e all’estensione.

La guarigione loco-regionale varia in funzione della presenza o meno di metastasi linfonodali e alla loro estensione.